RISCHIO RADON NEI LUOGHI DI LAVORO, ECCO LE INFO UTILI

Il radon è un inquinante di origine naturale presente in modo ubiquitario nell’ambiente in cui viviamo e che negli ambienti chiusi può raggiungere livelli particolarmente elevati; l’esposizione al radon è correlata all’insorgenza di patologie tumorali (cancro al polmone).

Maggiore è l’esposizione (data dal prodotto della concentrazione di radon per la durata dell’esposizione), maggiore è il rischio. Non esiste un valore soglia al di sotto del quale il rischio è nullo.

La normativa in vigore, volta alla protezione dal radon nei luoghi di lavoro, prevede che il datore di lavoro provveda alla misurazione della concentrazione media annua di attività di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei.

Regione Lombardia inoltre ha pubblicato in data 28 Giugno 2023 la prima identificazione delle aree prioritarie a rischio Radon (è possibile visionare l’elenco sul sito di Arpa Lombardia all’indirizzo https://www.arpalombardia.it/temi-ambientali/radioattivita/il-radon/aree-prioritarie-rischio-radon/); nel rispetto di quanto richiesto dal D. Lgs. 101/2020 è stata fatta una prima identificazione dei comuni in cui le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più elevate, secondo i criteri stabiliti dal decreto stesso (sono identificati in area prioritaria i comuni in cui la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/m3 è superiore al 15%, dove la percentuale degli edifici è determinata con indagini o misure di radon effettuate o riferite o normalizzate al piano terra).

In questi comuni i datori di lavoro che eserciscono la propria attività anche in ambienti al piano seminterrato o al piano terra sono tenuti ad effettuare misure della concentrazione media annua di radon e ad applicare azioni di risanamento nei casi in cui i valori risulteranno > 300 Bq/m3.

Le norme relative alla protezione dal radon nei luoghi di lavoro si applicano alle attività lavorative svolte in ambienti sotterranei, negli stabilimenti termali, nei luoghi di lavoro seminterrati e al piano terra se ubicati in aree prioritarie (opportunamente definite nell’art.11), oppure se svolte in “specifici luoghi di lavoro” da individuare nell’ambito di quanto previsto dal Piano di Azionale Nazionale Radon.

Il datore di lavoro dovrà quindi provvedere alle misurazioni della concentrazione media annua di attività di radon in aria secondo le seguenti scadenze:

  • entro 24 mesi dall’inizio dell’attività e quindi immediatamente per le attività esistenti da un periodo maggiore di 24 mesi nei luoghi di lavoro sotterranei, e negli stabilimenti termali;
  • nei luoghi di lavoro situati al piano terra à entro 24 mesi dall’entrata in vigore del Piano Nazionale di azione per il Radon (che a sua volta dovrà uscire entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente D. Lgs., in vigore dal 27 agosto 2020);
  • nei luoghi di lavoro che rientrano in specifiche tipologie identificate nel piano nazionale d’azione per il radon à a partire dall’entrata in vigore del Piano Nazionale di azione per il Radon (che a sua volta dovrà uscire entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente D. Lgs., in vigore dal 27 agosto 2020);
  • le misurazioni andranno ripetute ogni otto anni e ogniqualvolta siano realizzati interventi che comportano lavori strutturali;
  • qualora le misurazioni siano superiori ai livelli consentiti bisognerà attivare interventi di mitigazione, l’efficacia di tali misure verrà valutata tramite una nuova valutazione della concentrazione.

Free Work Servizi offre questo servizio avvalendosi di professionisti con esperienza ventennale in interventi di risanamento radon e in possesso di tutti i requisiti di legge per l’adempimento di analisi ed eventuali interventi necessari.

 

INFO: per informazioni potete contattare il vostro consulente in materia di sicurezza oppure gli uffici di Free Work Servizi